Uniti nella preghiera
Il 23 Febbraio, a causa della epidemia di coronavirus, abbiamo saputo che le scuole sarebbero state chiuse, quindi io, le mie sorelle e mia mamma siamo partiti per raggiungere la casa dei nonni sul Lago Maggiore. All’inizio pensavo si trattasse solo di una settimana e quindi avrei rivisto dopo poco i miei compagni. Invece hanno via via rinviato l’apertura della scuola fino ad oggi. Mi mancano i miei compagni. Per questo ogni tanto faccio una videochiamata alle mie amiche. Mi mancano anche le maestre, ma le sento vicine attraverso le lezioni che ci inviano. D’ora in poi le vedrò anche con internet. Trascorro le mie giornate in questo modo: alla mattina faccio i compiti, nel pomeriggio gioco con i miei cugini e alla sera qualche volta vediamo un film o dormiamo tutti insieme nel lettone. Alla sera facciamo anche una videochiamata al papà . Spero che questa epidemia finisca presto perché mi manca molto il mio papà che è a casa da solo a lavorare e non può venire neanche a trovarci nel weekend. Vorrei che finisse anche perché tanta gente sta soffrendo, anche persone che conosco e a cui voglio bene. Non so come far finire questa situazione così triste ma io e la mia famiglia, a volte, anche insieme ad altre famiglie, attraverso il computer, preghiamo chiedendo alla Madonna di proteggerci, di guarire i malati e di aiutare i medici. Margherita Perego