Sondaggio su Pre-post scuola, Piedibus e Scuolabus A.S. 22-23
Desideriamo iniziare l’anno nuovo con un segno di speranza. Perché, come diceva don Bosco, la nostra scuola possa sempre “camminare con i piedi per terra e con il cuore abitare il Cielo”. In vista della programmazione del prossimo anno scolastico, che vedrà per la nostra realtà educativa un aumento considerevole della popolazione scolastica, desideriamo coinvolgere tutti i genitori degli iscritti e dei futuri iscritti con un sondaggio. I quesiti riguardano tre temi principali:
- I servizi di pre e post scuola.
- L’iniziativa del Piedibus, un autobus che va a piedi, formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un “controllore” che chiude la fila. Il Piedibus, come un vero autobus di linea, parte da un capolinea e seguendo un percorso stabilito raccoglie passeggeri alle “fermate” predisposte lungo il cammino, rispettando l’orario prefissato. QUI un approfondimento. Nel caso in cui fossero molte le manifestazioni di interesse, la scuola si impegnerà a creare una rete di collaborazioni, in particolare con ATS, la Polizia Locale, il Comune di Milano e l’Associazione AMICI.
- L’introduzione di uno ScuolaBus. È l’ipotesi sicuramente più onerosa, che richiede la collaborazione con un servizio di trasporto privato.
Si tratta di una modalità pensata per capire i reali bisogni delle famiglie, per far aderire la nostra scuola sempre di più alla realtà di ciascuno e non vivere isolati nelle nostre proposte. Come realtà educativa ispirata ai valori del Vangelo desideriamo chinarci per venire incontro ai bisogni dei nostri bambini e delle loro famiglie. Intelligentemente lo suggerisce anche il simbolo della nostra scuola!
Le vostre risposte saranno preziose per capire cosa cambiare, come modellare la nostra proposta in relazione al vissuto di chi “abita” la nostra scuola. Non tutto sarà possibile (perché occorre fare i conti con la sostenibilità economica, la disponibilità delle risorse e del personale, gli “incastri” necessari con le tante proposte in campo…) ma strumenti come questo ci aiutano a capire di cosa c’è bisogno. Viene in mente la domanda concreta di Gesù a Filippo, poco prima della moltiplicazione dei pani e dei pesci: “Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?” (Gv 6,5)
C’è una concretezza e una “sana follia” nel pensare di sfamare cinquemila uomini con “cinque pani d’orzo e due pesci”. Così anche noi, in questi tempi complessi, desideriamo pensare con fiducia al futuro, camminando insieme e custodendo l’alleanza educativa tra famiglia e scuola.