Scritto nella sabbia
I Maestri della legge e i farisei portarono davanti a Gesù una donna sorpresa in adulterio e strattonandola la misero in mezzo al gruppo. “Maestro, questa donna è stata sorpresa mentre tradiva suo marito. La legge di Mosè ci ordina di ucciderla a colpi di pietra. Tu che cosa ne dici?”.
Volevano dei pretesti per accusarlo. Ma Gesù guardava in terra, e scriveva col dito nella sabbia.
Un tribunale ben strano! Il giudice scrive nella sabbia, e non rimarrà niente. Basterà il vento della sera e tutto sarà cancellato. Niente dossier o voluminosi codici. Gesù non sa che cosa siano.
Siccome insistevano alzò la testa e disse: “Chi tra di voi è senza peccati, scagli per primo una pietra contro di lei”. E riprese a scarabocchiare nella sabbia. Ben presto la piazza fu vuota.
La donna rimase sola, in piedi. Gesù si alzò. Un semplice sguardo. Una semplice parola. “Nessuno ti ha condannata?”. “Nessuno, Signore”. “Neppure io ti condanno. Va’, ma d’ora in poi non peccare più!”.
Come il vento della sera, che cancella tutto.
Troveremo sempre gente che cercherà di farci credere che Dio è solo un poliziotto o una spia che ci sorveglia e ci tiene d’occhio giorno e notte al di sopra degli occhiali. Come se Dio scrivesse giorno e notte e annotasse tutto in un grande libro: i nostri errori e i nostri peccati, i nostri lati buoni e quelli cattivi…
Ma perché Dio deve essere sempre severo con noi o addirittura contro di noi? Perché Dio deve essere nostro nemico? E perché c’è chi vuole trasformare Dio in una specie di computer che conta e riconta? Dio non è una macchina! Volete una prova? L’unico libro dei conti di Gesù è la sabbia… Avete già perso qualcosa nella sabbia? Provate a ritrovarla!
La sabbia ingoia tutto, la sabbia dimentica tutto, la sabbia cancella tutto… Non rimane niente nella sabbia e tutto sparisce nella sabbia. Gesù scrive sulla sabbia. La donna accusata di peccato è davanti a lui. Gesù scrive nella sabbia perché per Gesù il peccato è già perdonato. Per Gesù il peccato si cancella come tutto ciò che è scritto sulla sabbia.