Progetto 2023-2024
Il progetto di quest’anno per i bambini della Scuola dell’Infanzia e della Sezione Primavera si intitola “Piccoli esploratori scoprono il creato”. Fin dalla scuola dell’infanzia l’educazione ambientale è riconosciuta come attivitĂ essenziale perchĂ© mira alla formazione di coloro che saranno i futuri cittadini consapevoli del valore dell’ambiente e della necessitĂ della sua salvaguardia. Guidare il bambino alla scoperta dell’ambiente che lo circonda nell’intento di «porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura (da “indirizzi per il curricolo”) La consapevolezza dei crescenti problemi di inquinamento porta ad educare le nuove generazioni ad una cultura dell’attenzione e del rispetto di regole condivise per la tutela del mondo intero. L’educazione ambientale si pone quindi come tema portante per compiere esperienze mettendo in campo tutti gli ambiti dell’agire e della conoscenza che il bambino gradualmente sviluppa. Partendo dal CREATO e arrivando all’esperienza diretta, dalla visualizzazione di immagini e da racconti, i bambini scoprono la natura, i suoi abitanti e i suoi prodotti.Â
Papa Francesco ha scritto un’enciclica che, ispirandosi al canto di S. Francesco, porta come titolo: “Laudato Sì, sulla cura della casa comune”. Scrive il papa all’inizio della sua lettera: “San Francesco d’Assisi nel suo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia. Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei". Con questo progetto vorremmo aiutare i nostri bambini ad amare questa sorella/madre, a guardarla negli occhi, a sentire il suo canto e il suo pianto.
Laboratorio di religione: il creato amico mio
L’insegnamento della Religione Cattolica aiuta i bambini ad aprirsi ad un mondo ricco di opportunitĂ di crescita, di dialogo e di scoperta. Concorre allo sviluppo della personalitĂ del bambino e, nella fedeltĂ alle Indicazioni Cei per la Scuola dell’Infanzia, vuole offrire la possibilitĂ di riflettere su personali esperienze contribuendo a rispondere al profondo bisogno di significato proprio di ciascuna persona. Tenendo al centro l’attenzione per lo sviluppo integrale di ciascun bambino e il valore delle esperienze da lui vissute, le attivitĂ proposte aprono alla dimensione religiosa. Per una crescita omogenea ed armonica il bambino ha bisogno di incontrarsi con valori che lo aiutino a relazionare prima con i compagni e successivamente, attraverso la preghiera, con Dio.Â
Quindi il dialogo diventa lo strumento principale per comunicare, per stabilire relazioni con gli altri e con la realtĂ , per trasmettere messaggi di amore, condividere emozioni. Inoltre, il bambino scoprirĂ che dialogare non significa solo usare la voce, ma anche i gesti, il silenzio, l’espressione del viso e gli atteggiamenti del corpo.Â
Il progetto intende educare il bambino alla solidarietĂ al perdono e alla Pace cioè vuole condurlo verso l’armonia con se stesso con la natura con gli altri e con Dio.Â
Laboratorio accoglienza
Quest’anno il progetto accoglienza prende l’avvio dall’idea dei libri e dei racconti come mediatori didattici tra adulti e bambini e tra bambini e bambini. Vengono valorizzati gli aspetti affettivi ed emotivi collegati a cambiamento e al passaggio dalla famiglia a scuola. Il protagonista della storia ci accompagna nei giochi per conoscerci e sentirci bene, per vivere in modo sereno e divertente l’inserimento a scuola.  Quest’anno Zeb va al campo estivo al mare. Sembra che lì si facciano un sacco di cose. Prima di partire, Zeb prova il suo equipaggiamento. La mamma cuce il suo nome su tutti i suoi vestiti, perché non si confondono con quelli delle altre piccole zebre. Vedendo il suo nome sul pigiama, Zeb capisce che dovrà dormire al campo estivo, senza che il suo papà e la sua mamma possano dargli i baci della buona notte e del buon giorno. Di colpo, non ha più voglia di partire. “Non ti preoccupare” gli dice papà , “con la mamma “ti stiamo preparando una scorta di baci da portare con te”. Papà e mamma si danno un bacio mettendo un foglietto tra le loro bocche: così si hanno due baci in un colpo solo! Da una parte il bacio della mamma, dall’altra il bacio del papà . I baci della mamma si riconoscono dal rossetto. Mamma e papà piegano poi i foglietti una volta, due volte, tre volte. Sembrano delle caramelle nella loro bella scatola di latta. Arriva il giorno della partenza, Zeb è pronto. “Ecco la tua scorta di baci. Ci sono baci sufficienti per addormentarti e svegliarti tutti i giorni”. In treno distribuiscono le coperte e i cuscini per la notte. Sotto la coperta Zeb appoggia forte forte contro la guancia il foglietto per sentire i baci. “Anch’io uno!” Tutte le zebre, anche le più grandi, vorrebbero un bacio caramella. Zeb distribuisce tutta la sua scorta di baci. Gliene resta uno solo. Tutte le zebre, alla fine si addormentano. Zeb non ha più bisogno della sua scatola e non ha più tempo di pensare ai baci.
Laboratorio di lettura
La favola porta sempre con sĂ© un messaggio importante per affrontare le proprie emozioni come la paura, per sviluppare la creativitĂ , per stabilire legami sociali e per identificarsi con i personaggi.Â
Sono un aiuto per crescere e per comprendere, con la mediazione della docente, una morale.
Per questo il laboratorio cerca di coinvolgere i bambini nell’ascolto ed offre uno strumento per superare conflitti e ostacoli, per dire qualcosa di personale che, veicolato dal linguaggio della favola stessa, diventa più semplice da esprimere.
Le favole scelte sono dai genitori e dall’insegnante. La semplicità utilizzata permette una comprensione e una facile rielaborazione del testo. Leggere una fiaba rappresenta un significativo momento di comunicazione tra adulto e bambino, un’occasione per affrontare in un contesto “sicuro” le proprie emozioni, altrimenti difficili da esprimere e gestire.
Laboratorio di riciclo
Il laboratorio “Io riciclo" sarĂ proposto nella seconda parte dell’anno scolastico a tutti i bambini della Scuola dell’Infanzia.
L’educazione ambientale va intesa come strumento per promuovere, sin dalla scuola dell’infanzia, il rispetto dell’ambiente che ci circonda. Sensibilizzare i bambini ad acquisire un atteggiamento di responsabilità e rispetto verso l’ambiente naturale significa renderli consapevoli del valore del recupero e del riciclo. L’adesione ad un progetto di educazione ambientale è nata come risposta all’esigenza di impegnarsi nella formazione di coscienze sensibili alle problematiche ambientali ed ecologiche, affinché già dalla prima infanzia, i bambini solidifichino il senso di responsabilità individuale e collettiva verso un bene comune che deve essere gelosamente custodito. Il rispetto dell’ambiente, infatti, comporta anche l’impegno di differenziare e riciclare i rifiuti, strategia indispensabile per non inquinare l’ambiente. Educare i bambini al riciclaggio e al riuso dei materiali, riducendo la quantità di rifiuti è l’obiettivo principale.
Laboratorio di teatro
L’attività teatrale s’innesta su un’attitudine naturale del bambino che, fin dalla prima infanzia, durante il gioco spontaneo, trasforma ciò che lo circonda per inventarsi personaggi, situazioni, luoghi e azioni.
A chi lavora in ambito educativo è richiesta sempre una motivazione didattico-pedagogica delle attività proposte, per questo tenteremo di mettere a fuoco le valenze educative e formative che sottostanno alla proposta dell’attività teatrale nella Scuola dell’Infanzia, facendo riferimento a quelle competenze e traguardi di sviluppo attraverso i quali si progetta e si verifica oggi l’azione educativa.
Fin dalla prima infanzia va sostenuto e promosso un buon sviluppo emotivo, caratteristica imprescindibile di una personalità “sana” ed equilibrata, e prerequisito essenziale di ogni tipo di apprendimento. Occorre che il bambino costruisca una buona sicurezza interiore, sia consapevole dell’emotività propria e degli altri, scopra la diversità come potenzialità e ricchezza, impari a gestire i conflitti, a cooperare con gli altri e a costruire comportamenti socialmente corretti.
Laboratorio scientifico
Il laboratorio scientifico proposto in quest’anno scolastico a tutti i mezzani della Scuola dell’Infanzia, si intitola: “Cosa succede se…”
Fin dalla nascita e forse anche prima, i bambini hanno a che fare con il mondo che li circonda. Cercando di capire come sono fatte le cose o come avvengono certi fenomeni, i bambini iniziano da subito il loro apprendistato scientifico: toccano, esplorano, osservano. L’esperienza percettiva permette al bambino, come a qualsiasi essere vivente, di costruire conoscenza, di elaborare pensiero e capacità di agire. Nella scuola dell’infanzia questo sapere personale, mediato dall’intervento educativo, gradualmente diventa un modo competente di ragionare e agire. I bambini diventano capaci di progettare e intervenire, di prevedere e immaginare, di correlare, di trovare spiegazioni ragionevoli e interpretazioni soddisfacenti ai fatti che attorno a loro succedono. S’impara anche che non sempre succede quello che si vuole., che bisogna mettere in atto strategie e modalità per ottenere i risultati attendibili, che anche se prevediamo l’incerto e il possibile ci sono fatti che avvengono da soli.
Laboratorio artistico
Questo laboratorio nasce dall’esigenza di proporre ai bambini delle esperienze concrete, attraverso le quali possano trovare strumenti e materiali, che gli permettano di agire secondo la propria iniziativa personale, diventando così momenti di espressioni di sĂ©.Â
Modellare significa scoprire, sperimentare, creare e inventare. L’attivitĂ di questo laboratorio artistico risponde al bisogno del bambino di conoscere la realtĂ attraverso il contatto diretto con gli elementi naturali e i diversi materiali, permette di esercitare la manualitĂ fine, arricchire le percezioni sensoriali, scoprire la possibilitĂ d’uso dei materiali e consente inoltre di scaricare le tensioni ed essere costruttori attivi. In questo laboratorio il bambino scopre e sperimenta attraverso momenti di ricerca che possono diventare creativi. Inoltre il bambino inizia a considerare le proprietĂ fisiche dei materiali, la malleabilitĂ , le forme, le misure. Il bambino scopre di “saper fare”, di poter produrre qualcosa con le proprie mani; questo gli permette di conoscere la realtĂ circostante e di poterla trasformare. Viene potenziata l’emotivitĂ , la socialitĂ e la creativitĂ dei bambini, oltre agli aspetti tattili, sensoriali e cognitivi.Â
Nel laboratorio artistico i bambini potranno comunicare attraverso il linguaggio verbale e non verbale, dar sfogo alle loro emozioni e sperimentare tecniche e materiali differenti, vivendo così occasioni di scoperta e conoscenza.Â
Laboratorio di Educazione civica
L’insegnamento- apprendimento dell’Educazione Civica contribuisce a formare cittadini responsabili e attivi, a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale della comunitĂ , nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri.Â
La scuola dell’infanzia è la scuola dell’attenzione e dell’intenzione, mettendo al centro dell’apprendimento l’operare del bambino, la sua corporeitĂ , le sue azioni, i suoi linguaggi. Nella scuola dell’infanzia non si tratta di organizzare e “insegnare” precocemente contenuti di conoscenza o linguaggi/abilitĂ , perchĂ© i campi di esperienza vanno piuttosto visti come contesti culturali e pratici che “amplificano” l’esperienza dei bambini grazie al loro incontro con immagini, parole, sottolineature e “rilanci” promossi dall’intervento dell’insegnante. Â
Le ultime Indicazioni nazionali richiamano con decisione l’aspetto trasversale dell’insegnamento, che coinvolge i comportamenti quotidiani delle persone in ogni ambito della vita, nelle relazioni con gli altri e con l’ambiente e pertanto impegna tutti i docenti a perseguirlo nell’ambito delle proprie ordinarie attivitĂ . Attraverso la mediazione del gioco, delle attivitĂ educative e didattiche e delle attivitĂ di routine, potranno essere guidati ad esplorare l’ambiente naturale in cui vivono e quello umano e a maturare atteggiamenti di curiositĂ , interesse, rispetto per tutte le forme di vita e per i beni comuni. Â
Laboratorio sui prerequisiti
Il laboratorio sui prerequisiti è indirizzato ai bambini appartenenti al gruppo dei “grandi” e si svolge un’ora alla settimana in incontri in Sezione o di intersezione.
Le attività proposte intendono insegnare i concetti base e fondamentali in preparazione alla Scuola Primaria; ciò facendo, garantiamo un primo approccio ad argomenti che verranno trattati nella Scuola di grado successivo. Il laboratorio sarà affrontato in modo giocoso e rispettando i tempi e i ritmi del singolo bambino.
Fin dalla Scuola dell’Infanzia l’apprendimento richiede l’integrazione di numerose funzioni cognitive, percettive e motorie: udito, vista, lateralizzazione, memoria, elaborazione delle informazioni, processi associativi.
L’acquisizione di specifiche abilità di base e prerequisiti incide sul benessere del bambino comportando, non solo un vantaggio scolastico, ma anche ripercussioni sul suo sviluppo emotivo, sociale e sulla motivazione ad apprendere.
La Scuola dell’Infanzia rappresenta un luogo privilegiato per cogliere le diverse modalità di apprendimento di ogni bambino.
Nanna
Per i bambini di 3 anni, non è prevista alcuna attività pomeridiana, ma il tempo è dedicato al sonno, momento a cui la Scuola riserva cura e particolare attenzione. Non sono previste alternative perché i ritmi scolastici richiedono un impegno emotivo e fisico elevato e soprattutto per i bambini di tre anni è opportuno poter prevedere un tempo di recupero.
Il riposo pomeridiano viene dunque proposto in uno spazio accogliente e attrezzato che favorisce il rilassamento, con l’ausilio di musica e racconto di fiabe.
Il momento del sonno inizia alle ore 13.15 e termina alle ore 15.00.
Per i primi mesi è possibile usare il “ciuccio” e il pannolino.
La Scuola fornisce pupazzi che accompagnano il bambino nel momento del riposo.