Lettera ai genitori dei bambini iscritti alla Scuola dell’Infanzia
Carissimi genitori,
desideriamo scrivervi in occasione della Santa Pasqua 2020, per comunicarvi ancora una volta la nostra vicinanza e il nostro affetto. Da quando è iniziato questo periodo di cambiamenti, che ha stravolto le nostre vite, abbiamo subito pensato all’enorme fatica che avreste vissuto in questo tempo così buio.
Molte sarebbero state le difficoltà e tantissime le ansie, le preoccupazioni, gli impegni. Fin dal principio tante domande si sono affastellate: come staranno vivendo questo periodo i nostri bambini? Cosa faranno ora tutto il giorno? Come impiegheranno il loro tempo? Avranno nostalgia dei loro amici, dei loro compagni, delle loro maestre?
Questo virus ha costruito un muro enorme, una barriera che sembrava invalicabile tra noi e voi. Non potevamo vedere, giocare, pregare, imparare, divertirci con i vostri figli… e questo ci faceva soffrire molto. Tuttavia non ci siamo arresi: la nostra scuola ha cercato, con i mezzi che lo hanno consentito, di non abbandonarvi nel momento in cui avevate più bisogno. Forse avremmo potuto chiudere la Scuola dell’Infanzia e non fornire nessun servizio per tentare di tutelare la scuola dal punto di vista economico. Al contrario abbiamo scelto di proseguire, pur sapendo che il servizio che stiamo offrendo non potrà mai essere paragonato alla bellezza di vedere i ragazzi a scuola. Ci è parso che ci fosse bisogno di lanciare una corda oltre il muro che ci separava, per ricostruire un legame e ritornare al vostro fianco.
Per questo è nata la piattaforma “GSuite” utilizzata dalla nostra scuola. Uno strumento con tanti limiti, perchè i nostri bimbi sono ancora molto piccoli per poter utilizzare agevolmente i dispositivi informatici. Ma uno strumento comunque prezioso, perché ci forniva l’opportunità di vedere ancora i vostri volti, sentire le vostre parole, comunicare ancora con voi, darvi nuovamente degli strumenti per rendere ricco il tempo che stavate passando a casa.
Quella fatta dalla scuola è stata una scelta di campo: non abbandonare le famiglie. Avremmo potuto girare le spalle, non fornire più servizi ed aspettare. Non lo abbiamo fatto per la cura e il bene che vogliamo ai vostri (e un pochino anche nostri) bambini.
La nostra Scuola, inoltre, non è semplicemente un fornitore di prestazioni, da erogare o interrompere a seconda delle condizioni, ma è un luogo in cui ci si prende cura dell’educazione integrale dei più piccoli, con lo stile materno di Maria, la passione educativa di Don Bosco e l’imprinting comunitario della Parrocchia. Questa è la nostra scuola. Interrompere la Scuola dell’Infanzia avrebbe voluto dire tradire la nostra identità.
Sappiamo che pagare ancora la retta – seppure diminuita grazie al contributo della scuola – non è facile e la situazione di grave crisi economica non è da prendere alla leggera. Avremmo voluto fare di più, ma la situazione di deficit di bilancio e la prospettiva di una lunga sospensione delle attività (che probabilmente non ci consentiranno di effettuare neppure il centro estivo) non ci hanno consentito ulteriori spazi di manovra.
Tuttavia siamo convinti della qualità e dell’utilità del nostro servizio: i bambini vivono una condizione molto precaria, spesso non hanno spazi di socialità al di fuori del nucleo familiare e – in questo periodo così complesso – molte volte non hanno stimoli per coltivare i propri talenti, conoscere se stessi, sperimentare nuovi linguaggi ed emozioni. Il rischio che questa quarantena metta in serio pericolo la loro salute psicofisica, come hanno sottolineato anche diversi pedagogisti, è più che fondato.
Con queste premesse, desideriamo ancora una volta, rinnovarvi il nostro grazie e la nostra vicinanza. Siamo con voi in questo periodo complesso e vogliamo esserlo sempre di più.
I vostri bambini sono, come diceva Giovanni Paolo II, la “speranza dell’umanità”.
Custodiamo e facciamo crescere insieme questa speranza.
E il domani sarà una Pasqua di gioia.
Buona Pasqua!
Il Parroco don Gianni, il direttore Mirko,
il responsabile per l’educazione alla fede don Andrea,
la coordinatrice Patrizia, le maestre Emanuela, Julia e Vera,
l’educatrice Maria