Le azioni per l’inclusione e per la valorizzazione delle potenzialità di tutti gli alunni
Disabilità
La Scuola ha tra le sue priorità l’integrazione degli alunni diversamente abili; ciò avviene attraverso un processo educativo che rende effettiva la centralità della persona, con piani individualizzati e calibrati sulle esigenze e i bisogni. Per affrontare difficoltà non risolvibili dai soli Insegnanti curricolari, la Scuola si avvale dell’apporto di professionalità specifiche come quelle dei Docenti di Sostegno e degli Specialisti dell’età evolutiva. I Docenti attuano adeguate strategie organizzative e didattiche da considerare nella normale progettazione dell’offerta formativa. In questa particolare programmazione, si tengono in considerazione tutte le strategie finalizzate a favorire la socializzazione degli stessi con i compagni e gli Insegnanti.
La Commissione per il Sostegno si riunisce periodicamente ed elabora un piano educativo individualizzato (PEI). Esso affonda le sue radici negli obiettivi comuni, nelle strategie utilizzate dal Docente e nel monitoraggio dei processi di apprendimento del singolo nel gruppo-classe. Altrettanto periodicamente la commissione mantiene rapporti con i Centri e gli Specialisti a cui gli alunni e le loro famiglie fanno riferimento. Tale modalità permette lo scambio tra reti di diverse agenzie e la convergenza di obiettivi educativi condivisi.
Accoglienza dell’alunno proveniente da paese straniero
Per gli alunni provenienti da paesi stranieri, il Collegio Docenti e il Consiglio di Classe definisce e attiva pratiche condivise all’interno della Scuola in tema d’accoglienza:
- rispetto del vissuto personale di ciascuno;
- creazione di un clima d’accoglienza;
- relazione costante con la famiglia;
- sostegno nella fase di adattamento al nuovo ambiente attraverso opportune metodologie per l’apprendimento di “Lingua2” con Specialisti dell’Educazione;
- promozione della comunicazione e della collaborazione tra Scuole e tra Scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale
B.E.S. (Bisogni Educativi Speciali)
La Scuola italiana ha sempre posto la centralità della persona tra i propri riferimenti fondamentali e le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012 confermano questa impostazione riaffermando il principio del diritto allo studio garantito a ciascuno alunno. Con l’accezione B.E.S. ci si riferisce alle situazioni degli alunni che necessitano di un percorso educativo e/o didattico almeno in parte differenziato e calibrato su esigenze formative di carattere individuale; alcune categorie di tali alunni vengono individuate dalle norme (Disabili, D.S.A. e stranieri), altre vengono indicate dal Ministero (A.D.H.D.), mentre nei restanti casi compete alla responsabilità delle scuole la loro individuazione (disagio, particolari difficoltà o altre forme di svantaggio). La Scuola, in collaborazione con gli enti locali e le altre agenzie educative del territorio, attiva risorse e iniziative mirate ed elabora adeguate strategie organizzative e didattiche nell’ambito della normale progettazione dell’offerta formativa.
P.A.I. (Piano Annuale per l’Inclusione)
Introdotto dalla Direttiva sui BES del 27/12/12 e dalla CM del 6/03/13, il P.A.I., Piano Annuale per l’Inclusione, è il documento che inquadra lo stato dei bisogni educativi e formativi della scuola e le azioni che essa intende attivare per fornire delle risposte adeguate. Il P.A.I. deve essere redatto entro il mese di giugno. In esso, com’è noto, si individuano i punti di forza e criticità degli interventi di inclusione posti in essere nel corso dell’anno appena trascorso e, allo stesso tempo, si formulano ipotesi di utilizzo delle risorse specifiche, istituzionali e non, al fine di incrementare il livello di inclusione generale della scuola nell’anno successivo. Il Piano Annuale per l’Inclusione è proposto dal Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) e viene approvato dal Collegio dei docenti. Il Piano Annuale per l'Inclusione ha lo scopo quindi di garantire l’unitarietà dell’approccio educativo e didattico della comunità scolastica. Consente inoltre una riflessione collegiale sulle modalità educative e sui metodi di insegnamento adottati nella scuola.