Introduzione al Centro Estivo 2024
Ma dove lo piazzo questa estate?
Cammino un po’ distratto lungo il viale che dalla Scuola dell’Infanzia di mia figlia mi porta alla stazione. C’è tempo, non è tardi. E poi il treno in orario non arriva mai.
All’orecchio sinistro ho questo nuovo aggeggio che mi ha regalato mia moglie: è una cuffietta wifi. Niente di super-tecnologico ma a me sembra di essere Tom Cruise nell’ultimo Mission Impossibile, che riceve indicazioni dalla stazione di controllo.
Un po’ sudato, un po’ di corsa… eppure quella domanda mi arriva all’orecchio (il destro, quello libero). “…dove lo piazzo questa estate?“
La pronuncia una mamma fuori dal cancello della scuola. Ha probabilmente appena lasciato in classe il suo bambino, la conosco. E conosco Mattia, suo figlio. Troppo simpatico.
Mi volto quasi di scatto, come sorpreso dal problema, quasi se lo stesse chiedendo a me. Non è così: parla con un’amica, anche lei mamma di un bambino iscritto all’asilo, tutta trafelata nel cercare di sistemare il ciuffo ribelle del figlio appena sceso dalla bicicletta.
Mi volto, mi riconosce, ci salutiamo con un gesto del volto.
“Dove lo piazzo…"
A volte noi genitori – ammettiamolo – ragioniamo un po’ così. Come se la vita fosse un Tetris da completare. E un pezzo dopo l’altro… tutte le parti vanno “piazzate". Sistemo questa cosa qui, pago gli esami fatti lì, visito la zia che abita laggiù, sistemo il bambino che a luglio non ha scuola qui… Ci limitiamo ad aggiungere, un pezzo alla volta, tutti i tasselli del Tetris.
Ma, lo sappiamo bene, non tutti gli incastri riescono. E il pericolo di non essere andati a fondo, di non aver dedicato il giusto tempo al cuore delle cose, ci raggiunge velocemente.
I pezzi del Tetris della nostra vita si muovono, non stanno mai fermi. Hanno forme diverse, colorate, che mutano di continuo. E scopriamo che non abbiamo bisogno di luoghi dove “piazzare" qualcuno o qualcosa, ma di guide, di amici, di educatori validi e credibili che ci accompagnino e accompagnino chi amiamo.
Abbiamo bisogno di qualcuno che cammini con noi.
Non solo. Abbiamo bisogno di Luce, di una luce che – come dice il Salmo 119, tanto caro al Cardinal Martini, sia come “lampada per i miei passi". Di chi ci indichi la strada e ci aiuti a scoprirne i pericoli.
Il servizio proposto dalla nostra scuola per il tempo estivo vuole rispondere proprio a questo bisogno. Non vuole essere un servizio sociale confezionato come un prodotto da supermercato, magari con una bella confezione… ma vuoto dentro.
Esperienza vocazionale e missionaria
L’esperienza che vogliamo far vivere ai nostri bambini e ragazzi, ciascuno secondo la sua età, vuole essere una esperienza vocazionale e missionaria.
Vocazionale (lo so che questa parola spaventa ma ne conosciamo il senso autentico?) così da fornire le basi ai bambini e ai ragazzi per far sbocciare la loro vocazione, cioè la loro chiamata all’Amore. Come? Con una proposta educativa integrale, cioè a tutto campo. “I care”, diceva Don Milani, “mi interessa”. Da qui anche le tante iniziative della nostra scuola, come i corsi extrascolastici durante l’anno. Tutto è utile, tutto è occasione (direbbe il nostro arcivescovo) per essere tras-formato. Trans, cioè “oltre” e formare, cioè “dare forma”, quindi formare al di là, formare nel profondo, formare dentro.
Gesù trasforma. Parte dai bisogni (una folla che ha fame, un cieco che non vede, una festa di nozze senza vino, una bambina ammalata, una donna emorroissa, un uomo lebbroso, un sordo muto, un paralizzato…), prende per mano e porta oltre. Tras-forma.
Questo è il metodo: si parte dai bisogni per trasformarli in occasioni di bene. Allora auguriamoci che questo Centro Estivo, una volta giunto a conclusione, veda i nostri bambini davvero trasformati.
E la seconda indicazione che ci porta verso la giusta strada per questa esperienza di grazia è la missionarietà. La nostra scuola e i suoi servizi sono per tutti. Non c’è una selezione all’ingresso se non la condivisione del suo Progetto Educativo. Ma l’essere per tutti non deve portare all’appiattimento, ad un condizionamento per difetto, in cui per paura si nasconde, si toglie, si annacqua ogni cosa.
Nella proposta del Centro Estivo, ma anche nel Campus di Natale di gennaio e nei corsi extrascolastici, come scuola apriamo le porte al territorio, spingendo ancora più in là l’impulso missionario del nostro essere espressione della cura pastorale della Parrocchia verso i più piccoli. Ma lo facciamo forti della nostra storia e del nostro Progetto Educativo.
Sì, però c’è un costo…
È vero, l’iscrizione al Centro Estivo comporta un costo. È inevitabile: il personale è stipendiato, c’è il costo delle utenze e del servizio mensa, dell’abbigliamento e del materiale. In più la nostra scuola non riceve nessun tipo di finanziamento per il Centro Estivo (pur svolgendo anche un servizio sociale prezioso per tutte le famiglie in estate).
Accoglienti e aperti
Mi preme fare un invito a tutti i genitori che hanno i figli iscritti nella nostra scuola: siate accoglienti! Non alziamo muri per creare distanze ma cresciamo nell’essere sempre una comunità che sa spalancare le braccia ed includere chi ha un’esperienza distante dalla nostra. La tentazione di autoghettizzarsi è comprensibile, ma non dobbiamo cedere alla paura. Non dobbiamo avere timore di aprire la nostra scuola al quartiere ed essere sempre di più un centro educativo di eccellenza con lo stile che lo contraddistingue: quello bello e semplice della parrocchia, radicato nel metodo educativo di Don Bosco.
Gli iscritti alla scuola nell’anno scolastico 2023-2024 e all’Oratorio Estivo 2024 (all’Oratorio S. Paolo VI) avranno un canale privilegiato, sia nella priorità dell’iscrizione, sia in termini di agevolazione economica. Non tanto per fare preferenze, ma per preservare una continuità nel cammino educativo dei bambini. Tuttavia abbiamo scoperto, in particolare in questi ultimi anni, quanto può essere bello e prezioso l’incontro tra genitori con figli in scuole diverse. Lo abbiamo visto durante il Campus di Natale, il Centro Estivo dello scorso anno e anche durante i Corsi Extrascolastici, che hanno portato nella nostra scuola tanti genitori con figli iscritti nelle scuole statali.
La proposta
Per l’estate 2024 verranno proposte le seguenti settimane:
1 SETTIMANA: dal 01/07 al 05/07
2 SETTIMANA: dal 08/07 al 12/07
3 SETTIMANA: dal 15/07 al 19/07
4 SETTIMANA: dal 22/07 al 26/07
5 SETTIMANA: dal 29/07 al 02/08
6 SETTIMANA: dal 26/08 al 30/08
7 SETTIMANA: dal 02/09 al 06/09 (SOLO PER PRIMARIA E SECONDARIA)
Il Centro Estivo si strutturerà da lunedì a venerdì, dalle 8.30 alle 16.00. Viene attivato il servizio di pre-scuola (dalle 7.30 alle 8.30) e il post-scuola (fino alle 18.30 previo raggiungimento del numero minimo di iscritti), in modo analogo a quanto avviene durante l’anno scolastico. A far da sfondo alle settimane di Centro Estivo sarà un tema pensato per l’età specifica dei partecipanti proposto dalla Fondazione oratori milanesi (FOM).
L’organizzazione
Sono molti gli aspetti da conoscere nella fase di iscrizione al Centro Estivo perchè, pur ponendosi in continuità con quanto proposto fino a fine giugno (la Scuola dell’Infanzia per i bambini fino a 5 anni e l’Oratorio Estivo per i bambini della primaria e della secondaria di primo grado) ci sono alcune differenze organizzative da conoscere. In questa guida le trovi elencate.
Prima di procedere alla fase di iscrizione (compilazione modulo online e versamento della quota di iscrizione) è importante leggere con attenzione la guida e non dare per scontate le informazioni più importanti. Non siamo riusciti ad inserirvi tutto (manca ad esempio il menù estivo e alcuni dettagli organizzativi, come i giorni della piscina) ma qui trovi tutte le informazioni più importanti da un punto di vista organizzativo.
Buon cammino e buon Centro Estivo a tutti!
Un abbraccio di pace