Il dono: riflessioni sul Campus di Natale
Sono due gli elementi distintivi che ci aiutano a fare chiarezza e a riflettere intorno ad un tema particolarmente complesso come quello delle festivitĂ natalizie. Esse costituiscono anzitutto un’interruzione della scansione del tempo fatta in termini puramente quantitativi. Durante il periodo natalizio, infatti, ad una sospensione di ciò che solitamente definiamo come ordinario e viviamo come quotidiano si affianca un concentrato di spazi e di tempi per natura qualitativamente differenti e altri. Le festivitĂ legate al Natale – ecco allora il secondo elemento – sono caratterizzate da quello che potremmo definire un surplus di senso, un’eccedenza di significato in grado di tracciare un solco profondo e indelebile dalla vita di tutti i giorni. Non si tratta, in altra parole, di una semplice cessazione temporanea della routine, ma di un accesso, attraverso la memoria della nascita di Gesù e della Sua manifestazione, ad una dimensione diversa, carica di senso, percepita da chi vi accede e prende parte come vivificante ed edificante, come un momento di rinnovamento e di accrescimento.Â
Questa brevissima riflessione in merito al festivo natalizio è utile a comprendere quello che a mio parere è stato il ruolo che ha contraddistinto e animato il Campus di Natale organizzato dalla Scuola Parrocchiale Maria Immacolata di Milano nel periodo compreso dal 2 al 5 gennaio 2023. Svoltasi all’insegna della bellezza dello stare insieme e della condivisione, questa iniziativa educativa ha visto confrontarsi in maniera dialogica e riflessiva bambini (provenienti da diversi istituti scolastici) di etĂ compresa dai 3 ai 10 anni con tempi e spazi – appositamente pensati dalla comunitĂ educante – dedicati al gioco, al divertimento, ai laboratori, ai compiti e alla preghiera. Ne è una testimonianza il laboratorio “il dono”, che ha permesso ai partecipanti al Campus di riflettere in maniera creativa e “artigianale” sui Re Magi, di condividere idealmente e sperimentare il loro cammino di ricerca e la loro grandissima gioia una volta avvenuto l’incontro con il Signore. Gioia che ha pervaso così, irradiando, tutti gli spazi coinvolti della scuola e tutto il personale scolastico presente. Le aule, il salone teatro, il refettorio e perfino il cortile (visto il bel tempo di quei giorni) hanno saputo costituire sinergicamente spazi all’interno dei quali far prevalere incontro, ascolto, conoscenza, rispetto e condivisione. Nondimeno, il concetto di dono rielaborato con spirito artistico durante i laboratori ha ben presto attraversato e inciso in maniera profonda il perimetro dell’aula che ci ha ospitato. Riflettere sull’incontro tra GesĂą e i Magi ha aiutato a comprendere quanto il donare non vada semplicemente inquadrato come uno scambio “sonnolento" di regali ed omaggi, ma piuttosto come modo di costruire una rete di rapporti umani. Dare, ricevere, contraccambiare: una struttura tripartita volta a garantire continuitĂ relazionale e a instaurare dialogo, proprio come ci ha ricordato Papa Francesco nel giorno di festa dell’Epifania di quest’anno. E’ forse sotto questa luce va vista, a mio parere, la volontĂ di diverse mamme – chi della nostra scuola, chi afferente altri istituti milanesi – a scambiarsi i numeri di telefono gli ultimi giorni del Campus, dando vita così a nuove relazioni sociali e umane anche grazie all'esperienza educativa proposta dalla Scuola Parrocchiale Maria Immacolata.Â
Francesco, educatore