FISM: Richiesta di interventi strutturali nella legge di stabilità
Per la FISM in assenza di aiuti il rischio di chiusura per molte scuole dell’infanzia resta reale.
“Un intervento urgente e strutturale, da inserire nella Legge di Stabilità avendo già un capitolo di spesa specifico per le scuole dell’Infanzia paritarie, al fine di evitare la chiusura di moltissime di esse già a partire dal prossimo anno scolastico”. Lo chiede la Federazione Italiana Scuole Materne – FISM – attraverso il suo presidente Giampiero Redaelli che, insieme ai presidenti della CDO – Opere Educative FOE Massimiliano Tonarini e della FIDAE – Federazione Istituti di Attività Educative Virginia Kaladich, ha incontrato collaboratori della presidenza del Consiglio dei Ministri per precisazioni sulle richieste già inoltrate al Premier Giorgia Meloni, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e a quello dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.
Nella stessa occasione FISM ha evidenziato la sua peculiare funzione pubblica e strategica rappresentata da circa 9000 realtà educative presenti in oltre la metà dei comuni italiani, frequentate da circa 500mila bambini – realtà di servizio che costituiscono presidio diffuso di cittadinanza attiva e di interazione socioculturale – ribadendo le richieste inoltrate nei giorni scorsi insieme al Tavolo di Agorà. In particolare, viene richiesta “la stabilizzazione dell’incremento dei fondi per il sostegno a studenti disabili: 70 mln precedentemente stanziati per triennio 2021-2023. Inoltre “l’incremento del fondo destinato alla scuola dell’infanzia paritaria di 200 milioni”
(stabilizzazione dei 20 stanziati con legge di bilancio 2022 e aggiunta di 180 milioni).