
Circolare dell’8 Gennaio 2022: indicazioni Covid e sondaggio Pre-post scuola e Piedibus 2022-2023
Carissimi bambini e carissime famiglie,
un inizio d’anno burrascoso – a cui ormai siamo tristemente abituati – ci avvicina alla ripartenza della scuola di lunedì. Lasciatemi però innanzitutto dire “grazie” ed incoraggiare ciascuno di voi per la pazienza e lo sforzo di correttezza che sento trasparire da tante mail ricevute. In molti si chiedono: “è giusto comportarsi in questa maniera?”, “sono in questa situazione… quanti giorni di quarantena devo fare?”, “la DAD nel caso di mio figlio verrà attivata?”. Ecco, sento davvero un clima di collaborazione e fiducia in queste parole e una sana preoccupazione per essere, per dirla con Don Bosco, “buoni cristiani ed onesti cittadini”. Voglio però sottolineare alcuni punti centrali che fanno la differenza in questi tempi così turbolenti:
- Il pediatra è la prima persona da contattare in caso di dubbi che riguardano la salute di vostro figlio e l’eventuale misura di quarantena che lo può riguardare. Non è la scuola che deve dare queste indicazioni: dalle istituzioni riceviamo le stesse identiche informazioni che arrivano a ciascuno di voi (spesso mi viene da pensare che qualche mamma abbia canali diretti con il MIUR o l’ATS per la velocità con cui condivide le informazioni dell’ultimo minuto!). Diffidate di siti internet, anche specializzati, delle “bozze di decreto” o di informazioni di seconda mano. Soprattutto quando si tratta di temi così delicati come la salute dei bambini o della tutela della comunità.
- Dopo aver parlato con il pediatra, nel caso di misure di quarantena o test che hanno riscontrato una positività al virus, informate subito la scuola tramite la mia mail: direzione@scuolamariaimmacolata.org. Se rientrate nella casistica per cui è prevista la didattica a distanza (quarantena o caso positivo) informate anche il coordinamento (coordinamento@scuolamariaimmacolata.org). Risultati di test o l’attestazione di rientro sicuro in comunità rilasciata dal Pediatra vanno inviati via mail all’indirizzo segreteria@scuolamariaimmacolata.org. Solo se impossibilitati, consegnateli in forma cartacea in segreteria (non in portineria o al personale ausiliario). Raccomando l’attenzione di tutti sulla correttezza degli invii delle comunicazioni, per non fare confusione o creare disordini.
- Per il rientro a scuola di alunno/a positivo al Covid, è necessaria l’attestazione di rientro sicuro in comunità rilasciata dal Pediatra o Medico curante da inviare via mail all’indirizzo segreteria@scuolamariaimmacolata.org.
- É fondamentale, in questo periodo complesso, una attenzione in più da parte di tutte le famiglie. Ripeto qui quanto già comunicato con la Circolare 10 alla Scuola dell’Infanzia: occorre più attenzione e cura nell’evitare di far ammalare con raffreddori, influenze o malanni vari il resto della classe. Se nostro figlio si è ammalato deve terminare il decorso della malattia a casa. Tante famiglie hanno dimostrato negli ultimi anni una grande maturità in questo. Una maturità che ci ha permesso di attraversare tempi difficili con serenità e fiducia. Oggi non possiamo permetterci leggerezze: è questione di rispetto per le famiglie che fanno sacrifici (prendendosi giorni di ferie per stare a casa con i bambini, pagando del personale per la loro custodia o “spremendo” a più non posso i “santi nonni” che fanno davvero degli sforzi enormi per aiutarci quando i bambini sono malati) ed è importante per non mettere in difficoltà la continuità del percorso formativo dei bambini, che è fondamentale a questa età. I bambini che perdono settimane di scuola faticano poi nel reinserimento perché viene a mancare quella routine quotidiana che rende salde le relazioni e gli insegnamenti. Ricordo poi che il nostro Protocollo sicurezza obbliga ciascuna famiglia al rispetto del Patto di corresponsabilità (trovate QUI il documento firmato ad inizio anno) che impegna ciascuno, misurando la temperatura, “a trattenere il proprio figlio/a al domicilio in presenza di febbre superiore a 37,5° o di altri sintomi”. Capisco la difficoltà di molti nel costruirsi una rete di supporto, ma mandare il proprio figlio a scuola – nonostante sia indisposto – è una grave mancanza nei confronti della collettività e della salute stessa del bambino.