Circolare del 28 Marzo 2020
Carissimi bambini e carissimi genitori,
vi scrivo dopo che con Don Andrea abbiamo appena terminato la prima lezione in streaming della nostra scuola. É stato un test, una prova, attraverso “Meet”, una delle tante applicazioni che fanno parte della nuova piattaforma GSuite, che verrà pian piano utilizzata da tutti i docenti. Sentire la nostalgia e la voglia di stare insieme dei ragazzi è davvero emozionante. Come sempre sono loro che ci indicano la strada da seguire e sono loro che ci spronano a non avere paura nell’affrontare nuove strade e nuove sfide.
In questo spazio di deserto e in questo tempo sospeso siamo chiamati a scoprire un nuovo modo di fare scuola.
Diceva il nostro arcivescovo Mons. Mario Delpini nel convegno “fare scuola, fare chiesa”, tenutosi al teatro Angelicum di Milano poco prima dello scoppio dell’epidemia:
“C’è una sapienza che può immaginarsi come un contenuto da consegnare, che viene dalla cima del monte. E poi c’è una scienza che viene da Nazaret, luogo della vita quotidiana, dove il figlio dell’uomo ha vissuto. Fare scuola non è avere distanza e superiorità, ma è un percorso che attraversa la vicenda umana in tutti i suoi aspetti e li illumina con la verità attraente che è il segreto di Gesù. Una scienza amica, che sa prendersi cura delle ferite dell’umanità. L’opera educativa si può descrivere come un curare le ferite“.
Oggi siamo chiamati a vivere la scuola di Nazaret, la scuola della quotidianità, il tempo nascosto ma non sprecato. Tempo e distanza sono i due attori in gioco su cui si concentrano molte delle preoccupazioni, delle attese e delle ansie di questi giorni. Don Lorenzo Milani diceva che il più grande peccato è “buttare il tempo “, perché è l’unica cosa che non potremo recuperare mai. Capisco bene la paura di qualche genitore: è la paura di chi guarda al futuro e non si accontenta di un presente fragile e precario. Tuttavia, come in montagna, occorre saper affrontare la salita con intelligenza, senza cadere nella tentazione di abbandonare il sentiero e procedere cancellando i tornanti. Insieme, a piccoli passi possibili, sono sicuro che vinceremo la sfida di raggiungere risultati senza lasciare indietro nessuno.
Non diamo per scontato l’essere riusciti ad utilizzare un mezzo nuovo da parte di docenti e bambini in poco meno di una settimana. Non tutti erano preparati e non tutti avevano gli strumenti per affrontare un cambiamento simile. Guardiamo ora ai prossimi passi, ricordandoci sempre di rimanere in cammino e crescere nell’organizzazione e nella proposta didattica per i nostri bambini.
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Quali sono questi prossimi passi? Il consiglio d’istituto di mercoledì 25 marzo e il collegio docenti di venerdì 27 marzo sono stati molto utili per delineare le prossime tappe: settimana prossima vi comunicheremo gli orari delle prime lezioni in streaming, mentre le insegnanti e gli educatori proseguiranno con alcune “lezioni test”. Stiamo elaborando un vero e proprio “orario digitale”, che diverrà stabile entro il termine della prossima settimana. Potremo dire a quel punto di aver terminato la fase emergenziale ed aver attuato una programmazione solida, che permetta lo sviluppo integrale della didattica.
In questa seconda settimana di utilizzo della nuova piattaforma, come vi ho anticipato all’inizio della circolare, inizieremo ad usare un’altra applicazione, che fa sempre parte della Gsuite: si tratta di “Meet” o “Google Hangouts Meet”. È lo strumento che utilizzeremo per creare le lezioni in streaming, così da ricostruire anche un po’ della relazione tra alunni e docenti ed utilizzare uno strumento in più per la trasmissione della didattica da parte delle insegnanti.
Per poterla utilizzare c’è bisogno naturalmente di un pc, un tablet o uno smartphone, ma anche di una webcam e di un microfono (vanno bene anche le cuffie del cellulare con il microfono integrato). Capiamo bene la difficoltà che hanno molte famiglie nel reperire dispositivi e hardware, ma vogliamo proseguire il nostro percorso di miglioramento della didattica a distanza anche con queste nuove possibilità. Chiediamo inoltre a tutti i genitori di aiutarci a far concentrare i bambini davanti alla telecamera con alcuni piccoli consigli:
- Prediligere un luogo fisso da cui collegarsi (la cameretta, il salotto, evitare il letto o il divano)
- È auspicabile che i bambini siano seduti e non in piedi. La postura aiuta la concentrazione!
- Non siamo a scuola, quindi niente grembiule ma… neanche il pigiama! Facciamo in modo che i nostri bambini siano vestiti e pronti alla lezione.
- Aiutiamoli ad essere autonomi, nel limite del possibile. Questo non vuol dire abbandonarli al pc, ma evitiamo di sostituirci a loro nell’espletamento anche di alcune richieste tecniche. I nostri bambini sono molto svegli ed imparano presto.
- La lezione on-line non è il momento del colloquio con il docente. Quindi i genitori devono avere l’attenzione di non disturbare la lezione, né all’inizio, né al termine della diretta streaming. Ci sarà l’occasione nelle prossime settimane per richiedere, com’è giusto, un colloquio personale. Ricordiamoci inoltre che durante la diretta tutti possono ascoltare quello che diciamo al microfono.
La questione Privacy
Occorre precisare che nell’utilizzo della GSuite le istituzioni scolastiche non devono richiedere il consenso per effettuare il trattamento dei dati personali (già rilasciato al momento dell’iscrizione) connessi allo svolgimento del loro compito istituzionale, quale la didattica, sia pure in modalità “virtuale” e non nell’ambiente fisico della classe. I dati verranno trattati secondo quanto previsto dagli art. 13 e 14 del Regolamento UE 2016/679 per garantire:
- Che i dati personali siano trattati in modo lecito, corretto e trasparente, che siano raccolti per finalità determinate, esplicite e legittime, che siano trattati in modo non incompatibile con tali finalità, evitando qualsiasi forma di profilazione, nonché di diffusione e comunicazione dei dati personali raccolti a tal fine. Che essi siano adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per cui sono trattati.
- Che essi siano trattati in maniera da garantire un’adeguata sicurezza dei dati personali, compresa la protezione, mediante misure tecniche e organizzative adeguate, da trattamenti non autorizzati o illeciti e dalla perdita, dalla distruzione o dal danno accidentali.
- La stipula di contratti o atti di individuazione del responsabile del trattamento ai sensi dell’articolo 28 del Regolamento, che per conto delle stesse tratta i dati personali necessari per l’attivazione della modalità didattica a distanza.
- Il trattamento dei dati personali coinvolti a valutazione di impatto, ai sensi dell’articolo 35 del regolamento.
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La retta di aprile
Durante il Consiglio d’Istituto di mercoledì 25 abbiamo discusso a lungo di materie economiche. Sono temi piuttosto delicati ma ritengo necessario che la nostra scuola, che è scuola parrocchiale e cristiana, attui la massima trasparenza su questo versante.
Il bilancio della nostra scuola è ormai da tempo in deficit. Per l’anno 2018 risultava in perdita di 34.637 € e per il 2019 i nostri commercialisti ci hanno anticipato che la cifra potrebbe anche essere superiore (ci sarà poi comunicato nel corso dei prossimi incontri del Consiglio d’Istituto).
Capite bene che, quindi, la nostra scuola non solo non ha un fondo da poter utilizzare per emergenze come quella che stiamo vivendo, ma ha bisogno di un cambio di rotta se vuole guardare al futuro con speranza.
San Giovanni Benedetto Cottolengo amava dire: “Sono più sicuro e certo che esista la Divina Provvidenza, che non se esista la città di Torino”. Anche noi, da buoni cristiani, dobbiamo affidarci alla provvidenza, ma dobbiamo anche darci da fare per fare in modo che questa situazione non perduri negli anni, ne va della sopravvivenza della scuola.
Cosa fare allora per le famiglie in questo periodo? Con il Prevosto don Gianni, abbiamo preso una scelta forte, forse rischiosa per l’economia della scuola. Per la retta del mese di aprile la scuola donerà un contributo di 100 € ad ogni famiglia. Questa cifra, che verrà decurtata dalla retta, è stata ricavata dalle spese che non affronteremo a causa della chiusura delle scuole ma capite bene che moltiplicata per tutti gli iscritti, è una somma molto impegnativa. La nostra speranza è che le istituzioni agiscano per sostenerci in questa fase così difficile, in modo da poter fare interventi ulteriori in favore delle famiglie.
La dote scuola
Sempre per il mese di aprile, per chi ha presentato domanda, sarà possibile utilizzare anche la Dote Scuola della Regione Lombardia. Seguiranno poi comunicazioni in merito. È importante però, anche da questo punto di vista, sottolineare come l’attivazione della dote, sempre nel mese di aprile, comporterà una minore liquidità per la scuola, visto che i contributi della Regione ci verranno erogati nei mesi successivi.
Aiuti con i dispositivi
Grazie al sostegno di alcuni papà e all’avvallo del Municipio della zona 9, siamo riusciti ad entrare a scuola e a recuperare alcuni computer portatili e tablet. Desideriamo metterli a disposizione di tutte le famiglie che ne avessero bisogno perché sprovviste di pc o con pochi dispositivi.
Chi ne ha necessità può mandarmi una mail a direzione@scuolamariaimmacolata.org
Abbiamo ancora negli occhi le immagini di Papa Francesco in una piazza San Pietro deserta e bagnata. Le sue parole che fanno eco a quelle di Gesù, “Perché avete paura? Non avete ancora fede?”, ci si devono scolpire nel cuore. Gesù ci spinge a non avere paura, per cui rinnovo ancora l’invito a tutti i bambini: mandateci un disegno con la scritta “Non abbiamo paura”. Lo pubblicheremo su sito e social, per dare voce alla fede e alla speranza dei bambini.
Non dobbiamo avere paura. Non durerà per sempre questa Quaresima di digiuno dalle relazioni, dall’Eucarestia, dall’affetto degli amici e dei parenti, dal lavoro, dalla natura, dagli spazi aperti, dalla libertà.
Coltiviamo la speranza. E restiamo uniti.
Un abbraccio di pace