Circolare del 21 Marzo 2020
Carissimi bambini e carissimi genitori,
buona primavera a tutti! Già perché, forse ce lo siamo dimenticati in questi giorni di clausura forzata, ma è arrivata la primavera. Un tempo di bellezza, di fioritura, di speranza, che sembra fare a pugni con il clima di paura e tensione che respiriamo tutti i giorni. Tv, siti internet, radio e social network ci aggiornano costantemente su nuovi contagi e decreti d’urgenza, difficoltà del sistema sanitario e conta di chi non ce l’ha fatta.
Tutto questo mentre una Milano silenziosa lascia parlare solo sirene delle ambulanze e tram. Che c’entra la primavera in un clima così? Cos’è venuta a fare? Questo sole alto e i primi germogli su alberi e piante paiono quasi uno sbeffeggio, una burla antipatica. Un Vescovo santo, don Tonino Bello, che abbiamo ricordato questa settimana in occasione dell’anniversario della sua nascita, nel suo testamento scriveva:
“Ragazzi, vi faccio tanti auguri. Tanti auguri di speranza, tanti auguri di gioia, tanti auguri di buona salute, tanti auguri perché a voi ragazzi e ragazze fioriscano tutti i sogni. Tanti auguri perché nei vostri occhi ci sia sempre la trasparenza dei laghi e non si offuschino mai per le tristezze della vita che sempre ci sommergono. Vedrete come fra poco la fioritura della primavera spirituale inonderà il mondo, perché andiamo verso momenti splendidi della storia. Non andiamo verso la catastrofe, ricordatevelo”.
Don Tonino scrive queste parole quando, piegato da un tumore, si prepara a tornare alla casa del Padre. Sta per morire, eppure scrive, per usare uno slogan che oggi va di moda: “andrà tutto bene”.
Mi viene in mente un altro grande esempio di madre e di donna, Chiara Corbella, che amava ripetere questa frase sentita dai frati di Assisi: “Siamo nati e non moriremo mai più”.
Questo fanno i cristiani: vedono oltre, scorgono una gioia più grande, ambiscono ad una meta più grande e vivono come profeti di speranza. Questo siamo chiamati a fare noi oggi, in questo tempo pieno di pericoli.
La nostra scuola ha un ruolo decisivo. È dai percorsi che sappiamo offrire alle famiglie che può nascere la via di una speranza più solida, di una primavera più concreta. Una scuola che non dà prospettive, che non guarda al futuro con speranza, non è una scuola e non è una scuola cristiana.
È stata una settimana di primi germogli quella appena trascorsa.
Un germoglio bellissimo è stato sperimentare la comunione della chiesa mercoledì 19 marzo, quando Papa Francesco ha invitato tutta la Chiesa italiana a pregare insieme il rosario nel giorno di San Giuseppe.
Ma per la nostra scuola un germoglio importante è stato scegliere ed iniziare a lavorare insieme alle docenti sulla nuova piattaforma digitale per la didattica a distanza.
Le necessità e i bisogni di famiglie e docenti
Come vi avevo annunciato con la scorsa circolare, la nostra scuola desidera fornire strumenti più solidi per l’accompagnamento dei ragazzi e la prosecuzione della didattica. In molti mi avete scritto, dimostrando disponibilità, gentilezza e condivisione nelle scelte fatte, riportando anche bisogni e necessità, esigenze e problemi tecnici che, seppur di natura diversa, ho tenuto presente in questa fase decisionale.
Mi preme ringraziare davvero tutti quei genitori che hanno dato consigli, suggerimenti, indicazioni, con semplicità ed umiltà, senza pretese e con il desiderio di perseguire il bene della scuola e, soprattutto dei bambini. Il mio dovere, come quello degli insegnanti, è di saper ascoltare. Ascoltare davvero. Chi non ascolta non impara, non capisce, non cresce. È un monito per i nostri figli, che dobbiamo ricordare anche a noi stessi continuamente.
I problemi riscontrati sono molteplici, ne cito alcuni:
- La disponibilità dei computer nelle famiglie. Ho ricevuto mail di genitori che, ad esempio, possedendo due pc e lavorando in smart working, con molti figli in casa, facevano presente le loro difficoltà nel riuscire a seguire i figli piccoli al computer. Come conciliare lavoro e scuola con così pochi computer in casa?
- La difficoltà a connettersi alla rete da parte di alcuni.
- La difficoltà ad imparare una nuova piattaforma, fino ad ora sconosciuta.
- La difficoltà dei bambini più piccoli nell’approcciarsi all’informatica e alla rete.
- La difficoltà ad insegnare alcune (se non tutte) le materie con una didattica a distanza.
- Il poco tempo a disposizione per imparare un nuovo strumento.
Le necessità e le risposte a questi problemi sono altrettanto numerose:
- Una piattaforma semplice ed intuitiva.
- Una piattaforma che fosse responsive, cioè pensata per essere utilizzata su più dispositivi (pc ma anche tablet o smartphone), in modo da ovviare all’eventuale assenza di pc.
- Una piattaforma usata da molte scuole, tecnicamente solida e capace di fornirci gli strumenti per crescere con il tempo nella didattica a distanza.
- Una piattaforma che garantisca privacy e riservatezza.
- Una piattaforma che ricostruisca (almeno in parte) il rapporto diretto tra maestra ed alunno, educatrice e ragazzo, proprio come a scuola.
- Una piattaforma che, essendo conosciuta ed utilizzata, ci fornisca (anche indirettamente) diversi strumenti (video tutorial, testo…) per poterla utilizzare.
- Una piattaforma integrata ad un sistema più ampio dell’organizzazione della scuola.
- Una piattaforma interamente digitale, che non costringa le famiglie a dover stampare e scannerizzare compiti o materiale fornito dall’insegnante.
La nuova piattaforma
Abbiamo vagliato diverse possibilità, anche grazie all’aiuto tecnico di alcuni genitori, che desidero ringraziare di cuore per l’amore che hanno dimostrato in questi giorni per la scuola. Un altro bel germoglio di questa settimana è stato l’incontro con qualche “San Giuseppe” pronto, a suo modo, a darsi da fare per custodire il bene. Come lo sposo di Maria. La scelta della piattaforma si è basata innanzitutto sui criteri e sulle necessità di famiglie e docenti. Non esiste senza dubbio un sistema perfetto per la didattica a distanza, ma sono sicuro che quello scelto sia tra i migliori.
La piattaforma sarà Google Suite for education (la chiameremo GSuite).
Si tratta di un insieme di applicazioni fornite alle scuole da Google, tra cui la più importante è senza dubbio Google Classroom. GSuite è una delle tre piattaforme consigliate dal Ministero dell’Istruzione (QUI IL LINK ALLA COMUNICAZIONE DEL MINISTERO) ed è uno dei migliori servizi che supportano la conformità ai requisiti di privacy e sicurezza. Organizzazioni indipendenti hanno controllato i servizi offerti dalla GSuite e hanno verificato che le pratiche per la protezione dei dati soddisfano gli standard richiesti.
Da un punto di vista organizzativo la GSuite ci consente personalizzazione e flessibilità. Trattandosi di un sistema integrato di applicazioni, non si esaurisce in un applicativo utile solo alla spiegazione di una lezione, ma offre diversi strumenti all’insegnante e allo studente. È responsive, per cui può essere utilizzata su computer, tablet e smartphone. È completamente on-line, non rendendo necessaria quindi l’istallazione di un software particolare. È, soprattutto, una piattaforma molto utilizzata da scuole di ogni ordine e grado. Per capirlo basta fare una ricerca veloce su YouTube o in un motore di ricerca.
Ci si collega tramite un browser, cioè un’applicazione che ci consenta la navigazione in internet, come Google Chrome (consigliato), Firefox, Opera o Edge. Ogni bambino avrà un’utenza, che consentirà l’accesso alla GSuite della scuola.
Ho preparato un documento molto semplice che vi aiuti nei primi passi, da utilizzare dopo che riceverete via mail l’abilitazione all’accesso. Lo riceverete via mail e lo pubblicherò in parte sul sito (che troverete nelle prossime settimane completamente aggiornato) e sui canali social della scuola.
Esistono poi numerosi tutorial e guide sulla rete per imparare ad usare gli strumenti della GSuite e, in particolare, “Classroom”. Ve ne suggerisco alcuni:
- Google Classroom dalla parte dello studente (ben fatto e molto utile)
- Fare Compiti su Classroom – Tutorial per Studenti (è un tutorial fatto per studenti più grandi, ma è utile per iniziare a comprendere le modalità di utilizzo)
Ne trovate comunque di molti altri nella rete. Per prima cosa, comunque, attendete la mail che vi arriverà nei prossimi giorni e seguite le istruzioni del PDF “GSuite – Istruzioni per il primo accesso” che ho preparato.
Questa prima settimana sarà sperimentale. È importante approcciarsi a questo nuovo strumento con gradualità, senza aver paura di sbagliare o di essere penalizzato perché in difficoltà con il mezzo.
Occorre avere pazienza e non pensare di conoscere già tutto della piattaforma subito. Sono tante le possibilità che ci offre la GSuite, ma è importante muoversi per gradi e non avere fretta.
La nuova piattaforma sarà al servizio sia della Scuola Primaria, sia di quella dell’Infanzia, premettendo le necessarie differenze di metodo e contenuti. In questi giorni anche Vera, Julia ed Emanuela si sono attivate per fornire, tramite la nuova piattaforma, il materiale da far avere ai nostri bambini più piccoli. Saranno attivi anche i servizi educativi offerti dalla scuola, con la presenza di Maria e di Francesco, i nostri educatori. Troveremo poi le strade migliori per ricostruire, almeno in parte, quel rapporto diretto con i nostri bambini, che tanto manca a chi ha a cuore l’educazione dei vostri figli.
La comunicazione e il Consiglio d’Istituto
Un suggerimento: esistono dei canali formali e non formali di comunicazione con la scuola, come i gruppi di WhatsApp delle classi. Usiamoli per chiedere aiuti tecnici ma non intasiamo le conversazioni. I Rappresentanti di classe stanno svolgendo un ruolo preziosissimo di raccordo con le famiglie e desidererei non si creasse confusione su questi importanti strumenti di comunicazione. Resto comunque a disposizione per qualunque aiuto attraverso la mia mail direzione@scuolamariaimmacolata.org.
In queste settimane abbiamo implementato anche i contenuti sulla pagina Facebook della scuola e sul sito. Abbiamo creato anche un canale YouTube, dove trovate già molti contributi, tra cui mi permetto di segnalarvi il bel video di don Andrea sul senso dell’arcobaleno (CHE TROVATE QUI).
Mercoledì 25 marzo alle 17.30 si terrà il Consiglio d’Istituto. Sarà questa l’occasione per parlare della situazione emergenziale attuale, del presente e delle prospettive della nostra scuola, anche alla luce dell’ormai certa sospensione delle attività didattiche oltre il 3 aprile 2020. Parleremo anche della realtà economica della scuola (ho chiesto anche ai nostri commercialisti di essere presenti all’incontro) e della difficoltà che stanno vivendo alcune famiglie, messe a dura prova dalla chiusura degli esercizi commerciali. Su questo fronte voglio chiarire la sincera volontà della scuola di venire incontro a queste difficoltà, nei limiti però imposti dalla sostenibilità delle scelte che potremo mettere in campo. Ho già comunicato nelle scorse circolari come la retta chiesta sia annuale e “di funzionamento”, cioè atta a garantire alla scuola la possibilità di pagare gli stipendi, le utenze, i servizi (due esempi: il servizio di consultorio psicologico, la collaborazione con Net per l’insegnante madrelingua, che tra l’altro sto cercando di riattivare, seppur a distanza) ma questo non preclude la preoccupazione che ciascuno di noi ha verso l’attuale condizione economica di molte famiglie. Avremo modo di discuterne anche in consiglio d’Istituto.
Portiamo la primavera
Vi aggiorno poi sulla condizione di Ivo. È ancora in ospedale, la cura con ossigeno procede bene e i polmoni si stanno rafforzando, lentamente. Ha chiaramente iniziato la cura antivirale ed è sereno.
Non facciamogli mancare la nostra vicinanza con la preghiera.
Non sono finite però le novità. Il gruppo “Noi e voi per la scuola”, composto da tante mamme con figli nella Scuola dell’Infanzia e nella scuola Primaria, è stato un altro germoglio di primavera. Ci sono tante idee e proposte per i nostri bambini anche da parte di questo gruppo di sostegno della scuola.
Ve ne voglio però anticipare una: fate fare un disegno ai vostri bambini, anche molto semplice, con la scritta: “Non abbiamo paura!”. È uno slogan che vuole richiamare le parole di Papa Giovanni Paolo II, riprese anche recentemente da Papa Francesco: “Non abbiate paura!”. Nella Bibbia è riportata 366 volte la parola “Non temere”, una volta in più dei giorni dell’anno. Come a dire: chi vive nella gioia di Gesù non deve temere nessun nemico. Insegniamolo anche ai nostri bambini! Vi darò indicazioni poi su come farci avere il disegno.
Non è facile scorgere germogli di speranza in questi giorni. I contagi aumentano insieme alle difficoltà.
Eppure la primavera e l’energia dei nostri figli ci spingono a guardare al futuro con fiducia.
Lo dobbiamo a loro. Lo faremo per loro.
E, come scrisse don Milani nel suo testamento, siamo sicuri che il Signore “metterà tutto a suo conto”.
Un abbraccio di pace