Castagnata per infanzia e le classi prime
GiovedƬ 17 Novembre 2022 vivremo a scuola una giornata di festa rivolta a tutti i bambini della Scuola dell’Infanzia e alle due sezioni della classe prima della Scuola Primaria. Il programma prevede:
- 9.30: Castagnata in Oratorio
- 15.00 (circa): Mangiamo le castagne a scuola
La festa si inserisce in un momento di raccordo tra le classi prime e le sezioni della Scuola dell’Infanzia. Grazie all’aiuto di alcuni volontari, prepareremo le castagne nel cortile della scuola. Chi vuole dare una mano (nella preparazione delle castagne e nel confezionamento) puĆ² scrivere alla segreteria via mail.
Il miracolo delle castagne
NelĀ 1849, una domenica dopo laĀ festa dāOgnissanti, fattosi in cappella lāEsercizio della buona morte, don Bosco condusse tutti i giovani interni ed esterni dellāOratorio a visitare il Camposanto per pregare pace ai poveri defunti; ed aveva promesso di regalar loro delleĀ castagneĀ quando fossero ritornati inĀ Valdocco.
Mamma Margherita ne aveva comperato tre sacchi, ma pensando che ne occorresse soltanto una piccola quantitaĢ per premiare o divertire i giovani, non ne fece cuocere che alcuni coppi.
Giuseppe Buzzetti, che aveva preceduto i compagni nel ritorno, entrato in cucina vide la pentola che era sul fuoco e si lamentoĢ colla mamma cheĀ non cāerano castagne bastanti per tutti: ma non potevasi rimediar subito a quella mancanza.
Ed ecco sopraggiungere i giovani e accalcarsi presso la porta della cappella, aspettando che Don Bosco cominciasse la distribuzione. Buzzetti versoĢ le castagne lessate dentro un cesto, e don Bosco credendo che la madre le avesse fatte cuocere tutte, ne riempiva il berretto che ogni giovane gli sporgeva; ma Buzzetti, vedendo che ne dava troppe:
āChe fa, Don Bosco?ā -gli disse- ānon ne abbiamo per tutti.ā
āMa siĢ,ā -rispondeva don Bosco-,āne abbiamo comperati tre sacchi.ā
āNo, noā ā insisteva Buzzetti, āle altre non sono cotte.ā
E Don Bosco, rincrescendogli di diminuire la razione, rispose tranquillamente:Ā āContinuiamo a dare a ciascuno la parte sua, fincheĢ ce ne saraĢ.ā
E continuoĢ a dar ad altri la stessa quantitaĢ che ai primi.
Buzzetti scrollava il capo guardando don Bosco. Infatti nel canestro non cāerano piuĢ che due o tre razioni. Il numero dei giovani era di circaĀ 650Ā ed appena una terza parte era stata soddisfatta.
Alle grida di gioia successe un silenzio di ansietaĢ, poicheĢ i piuĢ vicini si erano accorti che il cesto era quasi vuoto.
Don Bosco, credendo che la madre per motivo di economia avesse riposte le altre castagne, corse sopra a prenderle; e vide con sorpresa, che realmente non erano cotte.
Che fare? non si sgomentoĢ, ma disse:Ā āLe ho promesse e non voglio mancar di parola!ā
E preso un grosso mestolo bucherato, lo colmoĢ di castagne quanto ne poteva
tenere e riprese la distribuzione di quelle poche che restavano.
Qui incomincioĢ la meraviglia. Buzzetti era come fuori di seĢ.
Don Bosco calava il mestolo nel canestro e lo ritraeva pieno in modo che le castagne si riversavano, mentre la quantitaĢ che rimaneva nel cesto sembrava non diminuisse.
E non furono tre o quattro ma circaĀ quattrocento che ne ebbero, e quando riportoĢ il canestro in cucina Buzzetti vide che ve ne rimaneva ancora una porzione, quella di Don Bosco, percheĢ forse la Madonna SS. gli aveva riservata la sua parte.
La voce del prodigio, giaĢ durante la distribuzione, dai giovani piuĢ vicini si propagoĢ a quelli piuĢ lontani e tutti, rattenendo perfino il respiro, aspettavano la fine. Quando lāultimo ebbe la sua parte, si udiĢ un sol grido:Ā ādon Bosco eĢ un santo! Don Bosco eĢ un santo!ā
Don Bosco impose loro silenzio, ma gli costoĢ gran fatica di far cessare quelle grida, mentre da tutte parti gli si stringevano attorno.
In memoria di questo fatto Don Bosco volle che, secondo lāusanza piemontese, si distribuissero la sera di Ognissanti le castagne lessate a tutti quelli dellāOratorio. Noi abbiamo esposta fedelmente questa moltiplicazione di castagne, secondo la narrazione che ne ascoltammo ripetutamente dallo stesso Giuseppe Buzzetti, confermata per iscritto daĀ Carlo TomatisĀ e riconosciuta come autentica da molti altri antichi allievi presenti.
Tratto daĀ āVita del Venerabile Servo Di Dio Giovanni BoscoāĀ di G.B. Lemoyne (primo biografo di don Bosco)