B) Le finalità educative
La Scuola persegue come finalità la formazione integrale dell’alunno avviandolo verso un armonico sviluppo della personalità, che lo renda capace, crescendo, di fare scelte responsabili. Primi responsabili di questo cammino saranno gli educatori, attenti ad offrire agli alunni un ambiente sereno, aperto al dialogo, all’amicizia, dove ognuno si senta accolto per quello che è.
Obiettivi
Tenendo conto che il protagonista e destinatario principale del lavoro educativo è il fanciullo considerato nella sua realtà di persona, la Scuola promuove la sua formazione, fondandola su valori umani, sociali e religiosi.
- Dimensione umana:
l’educatore si pone davanti all’alunno come persona libera, matura, serena, imparziale, per trasmettere i veri valori e promuovere tra gli alunni e la comunità tutta, quel senso di fiducia, di amicizia, di entusiasmo che stimola e favorisce il lavoro della mente.
Maturità affettiva
Gradualmente il bambino viene guidato a prendere coscienza delle sue ricchezze in quanto persona, attraverso una progressiva conoscenza di sé, che lo rende consapevole di essere accolto e lo rende capace di accogliere gli altri.
- Impegno scolastico
Gli educatori stimolano le doti personali e la creatività, favoriscono l’autonomia, la capacità di scelta, il senso critico, l’assunzione degli impegni. Trovano anche nei meno dotati, le attitudini su cui far leva perché tutto diventi forza umanizzante. Curano che l’ambiente scolastico sia sempre partecipativo e promozionale delle potenzialità dei singoli bambini, in tal modo prevengono anche eventuali forme di disadattamento e di disagio.
Educazione alla ricerca di senso
Il bambino viene accompagnato alla ricerca del senso profondo delle cose, educandolo a riconoscere il Bello ed aiutandolo a scoprire nella semplicità il valore autentico della realtà che lo circonda.
- Dimensione sociale:
gli educatori si prefiggono di:
guidare i bambini al rispetto degli altri, aiutandoli a comprendere ed accettare presenze diverse nel proprio ambiente;
sollecitare gli allievi ad esprimere atteggiamenti concreti di accettazione e di rispetto per costruire un ambiente di pace, di apertura, di amore;
favorire l’attenzione, l’aiuto e il dono di sé verso persone bisognose;
rendere attenti ai fatti e agli avvenimenti storici e sociali che interessano il mondo in cui vivono.
- Dimensione religiosa:
l’educatore si impegna con gradualità a:
formare nel bambino una coscienza religiosa;
aiutarlo a risalire dall’esperienza del mondo che lo circonda, alla realtà di un Essere Superiore, percepita da tutti i popoli;
passare dalla conoscenza di Dio creatore alla pienezza della Rivelazione;
presentare Gesù come il nostro Salvatore, l’Uomo-Dio inserito nella nostra storia, modello perfetto di ogni virtù, morto e risorto per darci la vita.